Allora, scrivendo dalla Cina, direi che sono riuscito ad arrivare e stabilizzarmi sotto un tetto appoggiato su quattro mura. E' già un buon segno. Le 12 e più ore di volo sono passate tra un "Rush Hour 3" (giusto per ambientarsi) e un "Bee Movie" (giusto per sapere cosa avrei mangiato dal mio arrivo in poi), tra una scomodissima mezza dormita e un ottimo (!) formaggino Camembert gentilmente offerto dalla Swiss Airlines, la distestione del quale mi ha tenuto compagnia per tutta la durata della traversata aerea...
Siamo atterrati nell'aereoporto di Hong Kong spaccando il secondo, e da subito ci siamo resi conto di cosa ci avrebbe aspettato da quel momento in poi...occhi addosso! Costantemente, incondizionatamente dal luogo in cui ci troveremo, avremo sempre degli occhi addosso! Alcuni con sguardi incuriositi, altri perplessi ("E tu che cazzo ci fai qui?"), altri ostili come quelli di un cane che ti vede fare la pipì dove l'ha fatta lui tre secondi prima, altri ancora estasiati dalla presenza di occidentali.
Ora, per arrivare all'università di Shenzhen da Hong Kong sono passate circa 4 ore, non perchè la distanza sia molta (ce ne vorrebbero una e mezza in macchina), ma perchè ogni mezz'ora ci si fermava per sottoporre i nostri passaporti e i nostri bagagli ad un controllo, anche perchè Hong Kong NON è Cina, e neanche vuole provarci (e per alcuni motivi fa bene!), e di conseguenza appena arrivati ai confini di Shenzhen abbiamo fatto un nuovo check in con relativa coda degna delle migliori giornate a Gardaland. Da lì all'università abbiamo usufruito di un fantastico pulmino da 16 posti che a metà tragitto è stato soccorso da un altro suo simile, visto che noi eravamo in venti, più la professoressa che ci ha letteralmente raccolti all'aereoporto, più tutti i nostri bagagli. In questo frangente abbiamo anche potuto godere delle prime performance automobilistiche dei guidatori cinesi...chi pensa che traffico peggiore di Napoli non ne esista, venga a farsi un salto qui! Frenate all'ultimo secondo, peli incredibili ad altre macchine e pedoni, sorpassi dovunque si trovi un pertugio nel traffico e chi più ne ha più ne metta.
E poi, finalmente, il campus...
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