giovedì 20 marzo 2008
A VOI LA LINEA!
Oggi ho vissuto un'esperienza assolutamente indimenticabile, sia per l'emozione provata che per il probabile livello di umiliazione raggiunto...sono stato intervistato da un'emittente televisiva cinese! E anche una a quanto pare importante! Le cose si sono svolte così:
già da ieri sapevamo che sarebbe venuta una troupe televisiva per intervistare noi studenti italiani dell'univeristà di Torino (a quanto pare il fatto che siamo i primi italiani a Shenzhen ci dà il diritto di sentirci delle star!). La sopracitata troupe giunge oggi in perfetto orario nella nostra classe, proprio nel momento in cui io dovevo esporre a tutti il mio compitino fatto a casa, cioè la spiegazione, ovviamente in cinese, di un quadro, senonchè alla inviata viene la brillante idea di registrare questa mia favolosa performance...ma fin qui niente di male, alla fine mi ero scritto tutto e non facevo altro che leggere (a parte il fatto che ogni tanto dimenticavo la pronuncia di qualche carattere...). Ma è dopo che comincia il peggio...
Inizia l'intervista! L'intervistatrice comincia a tartassare di domande (stupide) una ragazza del terzo anno che, continuando con noncuranza a masticare la cicca, risponde a tutte, forte anche della sua passata esperienza all'università di Pechino...ma a quanto pare ai zeloti cinesi tutto questo non basta...troviamo un'altra cavia!
Appena finita l'intervista, la gentile conduttrice fa per cercare qualcun'altro da interrogare (era proprio un interrogatorio!) e poggia i suoi graziosi occhi a mandorla su di me...anche perchè nel frattempo i miei compagni si erano dileguati nel nulla!
Tirando fuori un bel po' di pelotas e faccia tosta affronto la prima parte dell'intervista rispondendo in cinese a domande che mai avrei immaginato che qualcuno mi avrebbe posto ("Perchè studi cinese?","Ti piace la Cina?","Ti piace Shenzhen?"), mentre dopo un po' ho dovuto glissare alla lingua anglosassone, visto che il mio cervello cominciava a emanare strane nuvole di fumo accompagnate da puzza di bruciato...Una volta è intervenuta una ragazza a spiegarmi una domanda, ma per tutto il resto sono fiero di dire che è stata tutta farina del mio sacco!
Ora sono anche in televisione in Cina!
UMBERTO STAAAAR!!!!!
venerdì 7 marzo 2008
DELIRI CINESI Parte Seconda
Se pensavate che questa simpatica parte sui deliri cinesi fosse già finita, sappiate che è solo la punta dell'iceberg!
Oggi vorrei condividere con voi altre stupende rivelazioni che ho avuto girando un po'.
Qualche giorno fa sono rientrato nel supermercato per comprare altri oggettini tipo una lampada, il bollitore per farmi il Nescafè la mattina (NON posso iniziare la giornata senza caffeina!) e qualche biscotto che non fosse al gusto di soia, e mi sono ritrovato come per magia nel reparto dei DVD. Ora, tutti noi sappiamo che la Cina è la Patria del contraffatto, ma ho visto cose che voi umani non vi potete neanche immaginare! A parte l'ultimo Harry Potter in cinese, che non ho potuto non comprare visto che costava solo 2.50 €, mi sono scioccato nel vedere il nuovo film con Johnny Depp, Sweeney Todd, già sugli scaffali...poi avvicinandomi mi sono reso conto che era un film Made in Germany, probabilmente di bassissimo budget e con altri attori, che voleva scimmiottare l'originale. Lo scandalo è che le pose in cui erano ritratti gli attori sulla copertina, soprattutto quello che avrebbe dovuto interpretare il ruolo tenuto da Johnny Depp, erano le stesse di quelle della locandina originale, una scopiazzatura nel minimo particolare! Su un'altra copertina si poteva riconoscere BENISSIMO la locandina di Cloverfield, film appena uscito nelle sale italiane, uguale in tutto e per tutto all'originale tranne che per un minimo particolare. La trama del film doveva apparentemente riproporre la storia di alcune persone disperse su un'isola brulicante di mostri simili a dinosauri (o erano proprio dinosauri...boh! Mi sovviene Jurassic Park...due scopiazzature al prezzo di una!). Ma la chicca è stata un'altra: il rifacimento, in modo ASSOLUTAMENTE SCANDALOSO, di Ratatouille, il film d'animazione uscito qualche tempo fa che, devo dire, meritava di essere visto. Qui il nome non è Ratatouille ma RATATOING!!! Ma dico io, ma si può?! Sembra il rumore di un topo che che rimbalza sul cofano di una macchina! Inoltre la grafica è, ad essere buoni, pessima!
Ma andiamo oltre...
Un'altra delle cose che sapevo a proposito dei cinesa era la loro quasi totale incapacità nel tradurre le frasi dalla loro lingua ad un'altra, e in questo caso la lingua di destinazione è l'inglese. Il primo cartellone "Push to Flushing" (Premere per Scaricare) era ovviamente in un bagno. Per chi non sapesse l'inglese, dopo il TO ci deve essere la forma infinita e non la -ing form! E' un errore da primo anno cazzo! (Sarebbe dovuta essere Push to Flush quindi. E ci è scappata anche la lezione aggratis di inglese, eh?)
Nella seconda (Dangerous at the Bank - Please Keep the Danger Away), la frase ha del ridicolo! Letteralmente hanno scritto "Pericoloso alla banchina - Per favore respingete il pericolo"...maddaaaaiiii!!!!! Ho quindi guardato la banchina e non ci ho visto nessuna persona pericolosa, nè nessun signor Danger da spingere via da me o prendere a calci...
Passando a questioni prettamente culinarie, qui va tantissimo una specie di pezzo di legno, che sembra bambù ma non lo è (quando saprò il nome ve lo dirò) che viene privato della corteccia e poi preso a morsi. L'obiettivo non è ingoiarlo, ma masticarlo per sentire il gusto dolce e poi...sputarlo a terra! E' molto divertente vedere le solite ragazzine graciline che si riempono la bocca di questo "cibo" e poi eruttano a terra un bolo biancastro...! In realtà il gusto è molto buono e rinfrescante (qui ci sono 24° di media adesso!), ma alla lunga il troppo dolce infastidisce, almeno me.
Parlando di cose rinfrescanti, un giorno nel frigo dei gelati della mensa mi sono imbattuto in qualcosa di fantastico: non mi riferisco al ghiacciolo ai piselli o quello ai fagioli rossi (esistono sul serio e fanno pure schifo!), ma a quello che stava di fianco a loro: la Viennetta sullo stecco! Ed era VERA Viennetta, con tanto di scritta! Ma perchè non abbiamo questa cosa geniale in Italia??? E' comodissima e buona! All'inizio temevo di trovarmi qualcosa tipo una zampa di gallina nel mezzo, ma era pura, semplice e pannosa Viennetta italiana...A volte ci sono sorprese fantastiche qui!
L'ODISSEA DELLE LEZIONI
Per la spiegazione delle foto, andate alla fine
Prima di partire, ci era stato detto che prima dell'inizio delle lezioni saremmo stati sottoposti ad un test per saggiare la nostra conoscenza della lingua cinese e di conseguenza essere messi nella classe appropriata. Ora, quando uno vi parla di "test" voi immaginate una fila di studenti in preda all'ansia con davanti carta, penna, e un foglio pieno di domande bastarde. Non qui, non alla MITTICA Università di Shenzhen. Il mio "test" è durato non più di due minuti e si è svolto come segue: mi sono seduto di fronte ad una professoressa che mi ha chiesto da quanto studiavo cinese, se la ragazza italiana seduta in una sedia di fianco a me era del mio stesso anno accademico e se sapevo scrivere in cinese. Finito. Dopodichè mi ha chiesto in che livello volevo andare (LO CHIEDI A ME???), e non sapendo cosa dire le ho detto di scegliere al posto mio, visto che non sapevo neanche a cosa corrispondessero. Ne ha scelto uno, visto che secondo lei parlavo bene, e tutto saltellante sono andato al dormitorio per scoprire che mi aveva messo nella classe "Elementary"...QUALE INSULTO! Prima mi dici che parlo bene cinese, che sono bravo, e poi mi prendi per il culo mettendomi tra i cerebrolesi??? (o almeno così pensato) Parlando con i miei compagni mi sono poi reso conto che erano tutti al livello "Intermedio", quindi più in alto di me, tranne l'unica studentessa che in Italia aveva superato in modo PERFETTO il test per prendere la borsa di studio e che, misteri della vita, era finita con me nel livello più basso.
In modo stizzito e anche un po' spocchioso ritorno, il giorno dopo, al dipartimento delle registrazioni per farmi spostare nel livello intermedio per scoprire che non c'era più posto (o per lo meno IO ho capito così), fatto sta che mi mettono nel livello avanzato...assieme agli studenti del terzo anno...pensavo fosse una cosa fattibile...fino alla prima giornata di lezione! Dopo quattro ore passate a cercare di capire DI COSA stessero parlando i docenti, mi sono reso conto che forse la stima di me stesso e la fiducia nelle mie capacità questa volta mi aveva giocato un brutto tiro!
Affranto, il giorno dopo vado a seguire le lezioni del livello intermedio (qui la prima settimana è "di prova" e si può andare in giro a vedere le varie lezioni e scegliere quale classe sembra la più adatta). Venendo dal livello avanzato del giorno prima, la lezione del livello intermedio mi sembra moooolto più fattibile. Quindi rimango incollato sulla sedia a prendere appunti, a capire quel poco che basta per non essere additato come idiota, e il pomeriggio prima vado nel dipartimento delle registrazioni a farmi cambiare di livello (dall'avanzato all'intermedio) e poi in biblioteca a fare i compiti (sì, come a scuola!). Apro il libro e trovo una MAREA di caratteri che non conosco...Ma fiero e agguerrito come un crociato in Terra Santa mi metto a studiare, dizionario elettronico alla mano (apparecchietto che credo mi salverà la vita!). Morale: dopo quattro, e dico QUATTRO ore di studio arrivo a mala pena a metà del brano...intanto sento i miei compagni del secondo anno, anche loro nel livello intermedio, che vogliono cambiare e andare al livello elementare...quello da cui io me ne sono andato senza neanche provare a fare una lezione per vedere se magari mi poteva andare bene! (un genio...!)
L'unico problema in questa faccenda è che si può cambiare corso al massimo due volte, e io l'avevo già fatto...in più la signorina addetta alla gestione dei cambi di classe mi aveva detto la seconda volta "Lo sai che ora non puoi più cambiare classe, vero?" e io, con faccia da "ovvio-e-neanche-lo-voglio-fare-perchè-sono-il-migliore" le ho detto "Sì sì, non preoccuparti"...
...
Il giorno dopo, al seguito dei miei compagni del secondo anno, torno di nuovo al dipartimento delle cazzo di registrazioni (fra poco mi chiamavano per nome e mi offrivano il tè...) per implorare che mi mettessero, di nuovo, al livello elementare...
Adottando la tecnica "Vedo di farti pena" provo a spiegare la situazione perigliosa in cui mi ero ficcato con le mie stesse mani alla solita signorina che, con sorrisetto da "Ti sto facendo un gran favore, pirla!" mi rimette di nuovo nel mio livello di partenza...quello elementare...
SPIEGAZIONE FOTO:
-Traduttore elettronico: fa anche da fotocamera, videocamera, legge mp3, mp4, ha corsi interattivi, giochi, e-pets, dizionari svariati dal finanziario ai detti cinesi e nei giorni dispari fa anche il caffè!
-Il CUBONE dove faccio lezione, al 12° piano. Qui non esistono distributori di bevande, un giorno stavo morendo disidratato...
-Fronte del mio tesserino studentesco;
-Retro del tesserino studentesco. Si possono vedere i pasticci dovuti ai numerosi cambi di corso...
-Student Card che fa da bancomat nel quale caricare soldi per andare a mangiare in mensa, permette di accedere alla biblioteca e in tremila altre strutture dell'università. Praticamente senza questa sei nessuno!
Prima di fare commenti sulle foto sappiate che so già di sembrare uno spacciatore rumeno appena sbarcato dal gommote, ma capitemi, era mattina presto...
mercoledì 5 marzo 2008
DELIRI CINESI
Quel poco di Cina che ho visto si è rivelato finora un paese straordinario e soprattutto fuori dall'ordinario, almeno per me, in senso buono o meno.
Tralasciamo pure le già citate rumorosissime scaracchiate ad ogni ora (bellissime quelle delle ragazze! le vedi così piccole, carine e graciline, e poi fanno quel verso tipico di chi sta tirando fuori non solo catarro ma probabilmente anche qualcosa di più oscuro e malefico dal profondo del loro corpicino giallo!), o l'impossibilità di trovare schede internazionali per chiamare in Italia, ci sono cose ben più interessanti celate nei meandri delle giornate in 中国 (Cina).
Le esperienze più interessanti si hanno ovviamente passeggiando per strada. Per esempio, qui i bambini in età da pannolone vestono come i bambini della stessa età in occidente, ma con una piccola differenza: non hanno il pannolone! Anzi, all'altezza delle valvole di spurgo corporeo i vestitini sono tagliati per consentire loro di effettuare i loro bisogno in ogni dove e in ogni quando. Qualche giorno fa, passeggiando per strada, ho visto uno di questi esserini dire improvvisamente qualcosa al padre, che poi l'ha preso in braccio e avvicinato, tenendolo come fosse un'arma, ad una aiuola. Qui il tenero botolo ha emesso una quantità tale di urina da far impallidire anche il più accanito dei bevitori di birra! Un'altra volta un diverso bimbetto si è semplicemente accasciato rilasciando qualcosa di più solido...e io che pensavo che certe cose non fossero igieniche...principiante che non sono altro!
Ma ci sono altre cose che rendono questo un grande paese e che sono meno disgustose (o quasi).
Il secondo giorno della mia esperienza cinese mi sono recato al supermercato per comprare, oltre ai detersivi, qualcosa di cui nutrirmi che una volta ingerito non si muovesse ancora nel mio stomaco. Aggirandomi per i simpatici banchetti su cui troneggiavano animali morti, frattaglie, e altro la natura del quale ancora ignoro, sono arrivato al reparto pesce, e ho scoperto che non si può dire che i cinesi non mangino pesce fresco! Sì, perchè il pesce è stipato, ancora sguazzante, in piccole vasce a frotte di 20 e più esemplari per vasca. Ogni tanto si vede qualche pesce a pancia in su, probabilmente schiattato per le condizioni non proprio ideali in cui viene tenuto. Non solo. Individuato il pesce che si vuole acquistare, si viene forniti di retino per pescarlo. Dopodichè te lo decapitano, squartano e puliscono davanti agli occhi...Dal produttore al consumatore! Se non si ha voglia di pesce, nello stesso reparto ci sono tartarughe (povere...anche perchè vengono uccise in un modo crudele: viene loro spaccata la parte che noi chiameremmo pancia, e poi tirate fuori...), rospi, e altre cosette...
Volete una bella zuppa? Magari come la faceva la nonna una volta quando eravate piccoli e il nonno raccoglieva riso del Guanxi (regione della Cina, ndUmbe)? Detto fatto. Potete comprare una busta piena di roba essiccata da mettere in acqua bollente per poi gustarvi la vostra zuppetta! La roba essiccata? Serpenti (in alto a sinistra nella foto. Sì, quella cosa arrotolata scura!), stelle marine, funghi (probabilmente allucinogeni), ossa varie, e poi una cosa che si chiama...boh...e un'altra...vabbè...
Ma al supermercato ci sono anche altre cose. Per esempio, sapete che se chiedete dove sono le "Red Bull" qui nessuno vi capisce? Anzi, vi guardano interdetti pensando che probabilmente cercate una risata in faccia...o almeno così è capitato a me...Qui la Red Bull, pur avendo scritto il nome in caratteri occidentali sulla lattina, si chiama "Hong Niu", letteralmente "Mucca Rossa"...! Ora capisco che in molti paesi non piace tradurre le parole straniere (vedi "ordenador" per "computer" in Spagna), ma cambiarne il senso...!Inoltre la lattina ha una forma diversa, lo spessore è esagerato (è praticamente impossibile schiacciarla tra le mani) e il contenuto non è frizzante. E' Red Bull sgasata...se già non era il massimo della vita prima...
Dopo qualche giorno mi è venuta voglia di pane...oh me illuso! Ho trovato qualcosa di simile al pane, che sarebbe quel panetto che vedete appoggiato sopra il cuscino, peccato che la cottura sembrava essere stata lasciata a metà, infatti sembrava di mangiare una di quelle baguette precotte che dovrebbero andare in forno per altri 20 minuti prima di essere ingurgitate. Avete presente?
Altro giro altro regalo. Cercando tra i prodotti per l'igiene corporea, mi sono visto crollare uno dei miei miti: appollaiato su un cartoncino posto su quella che sembra una bottiglia di shampoo, c'era il faccione sorridente di Jackie Chan...e non vi dico cosa pubblicizzava Jet Li!
martedì 4 marzo 2008
LA CASA E' DOVE RIPOSANO IL CUORE E LA MENTE
E se veramente fosse così, di riposo qui non ce n'è molto...
Innanzi tutto va detto che al momento dell'iscrizione all'università, dovevamo scegliere se alloggiare in camera singola o doppia. Avendo già vissuto un'esperienza con un coinquilino zozzo e chiassoso, non volevo rischiare che i cinque mesi nella patria dello Zen si tramutassero in cinque mesi in un campo di torture cinesi, quindi ho optato per la camera singola, sperando in un mare di privacy, quiete e tranquillità.
Una volta accompagnato sull'uscio della mia futura dimora, mi sono subito reso conto che le cose si mettevano in un modo che forse non avevo previsto...infatti a darmi il benvenuto, c'era sulla porta un bel posterino di Winnie de Pooh, e sempre Winnie de Pooh era lì in agguato ad aspettarmi zitto zitto dentro la camera stessa, sotto forma di tappetini di gomma per qualche oscura ragione incollati nella parte bassa di due pareti...per non parlare di fiori di carta sulla porta del bagno, testata rosa del letto e carta tanto tanto colorata su cassetti e sportelli...sembrava la camera di un serial killer psicopatico fermo alla fase preadolescenziale...
"Umberto - mi sono detto - sta tranquillo, è solo Winnie de Pooh, non fa niente, è un personaggio carino e simpatico. Non pensare che ti è sempre stato tremendamente sulle palle (e sono serio), che odi quella faccia da orsetto obeso e pirla, che chiunque verrà mai a trovarti (se a questo punto avrai il coraggio di invitare qualcuno) penserà che sei una checchetta e che probabilmente ti dirà "Grazie per il caffè. Ah, la partita a calcio...senti ti chiamo io quando la organizziamo" e poi una volta uscito e chiusa la porta lo sentirai smascellarsi dal ridere e correre via per raccontarlo agli amici...tu sta tranquillo...AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Passata la Winnie-de-Pooh-crisi, vado a sistemare la mia roba. Poso a terra le valige, quando vengo sopraffatto da una nube di polvere, capelli e peli pubici che si solleva da terra, e penso che forse dovrei dare una pulita alla stanza il più presto possibile...vado a rassettare il letto e stendere le lenzuola, e vedo che una chiazza giallastra mi saluta, portando con sè ancora il ricordo del precedente padrone, mentre sul cuscino alcuni capelli neri mi invitano a farmi un riposino...declino il gentile invito e, rassegnato, vado in bagno a liberarmi dei liquidi in eccesso...alzo la tavoletta e scopro che non molto tempo prima qualcuno con la mira storta dev'essere passato di lì, riproducendo quadri di Mirò sul contorno della tazza del bagno, mentre dalla doccia (non separata dal resto del bagno nè da un piatto doccia nè da una misera tendina) gocciolano con ritmo costante delle perle luccicanti di acqua, che ormai avevano formato un laghetto paludoso a terra...Prendo le salviette di Lisoform di cui mi ha fornito la mia lungimirante madre, mi alzo le maniche e bofonchiando "Ma p##@ put§§ç##!" penso tra me e me che se il buongiorno si vede dal mattino...
Dopo una prima passata alle superfici più disgustose, deciso di andare alla reception per farmi cambiare le lenzuola, quindi esco a mangiare qualcosa con gli altri avventurieri italiani. Andiamo al Zhen Gong Fu 真功夫 (Vero Kung Fu), catena cinese di fast food dedicata (manco a dirlo!) al mitico Bruce Lee...ma dove siamo finiti...!
Al mio ritorno mi vengono date delle nuove lenzuola, in uno splendido tessuto finta seta di colore azzurrino, la cui unica utilità, vista il suo essere incredibilmente liscio, è quello di farti fare i testacoda mentre dormi e di farti schizzare via cuscino e coperte ogni volta che ti giri nel sonno...Il giorno dopo la prima cosa che ho fatto, dopo aver cominciato quella che si sarebbe rivelata un'interminabile trafila burocratica, è stata andare al supermercato e fare una bella spesa di accessori per la pulizia e lunzuola nuove, oltre ad altre cose di priorità assoluta (come la carta igienica!)
Dopo aver passato un'ottima nottata, a parte il freddo, perso in un sonno profondissimo, al risveglio ho però avuto una piacevole sorpresa: il terrazzino della mia camera (sbarrato da barre di metallo...!) si apre su un bel panorama, rappresentato da grattacieli da 40 sfavillanti piani da una parte e il lago del campus con la sua vegetazione dall'altra! Comincia così la mia prima mattina in Cina...
OOOOHHHHHH!!!!!!!!!!!
Avete presente le immagini dei campus americani, con prati, campi da football ecc? Ecco, ingranditeli di almeno 5 volte e avrete un'idea della grandezza di quello dell'università di Shenzhen! No, seriamente, questo posto è sconfinato! Il secondo giorno siamo stati affidati a due ragazze e un ragazzo cinesi incaricati di farci fare il giro del campus. Con esagerato orgoglio orientale ci hanno fatto vedere qualsiasi angolo del posto, ci hanno fatto fare scalinate alla Rocky Balboa per salire in classi che poi noi non avremmomai più rivisto, siamo stati trascinati, già provati, su colline verdeggianti e rigogliose di alberi di leeches (che tra l'altro mi fanno pure cagare!) e vicino campi da calcio, piscine, biblioteche e dormitori, per poi essere abbandonati, stremati, ad una delle tante mense universitarie.
La più hitleriana dei cinesi era un tappetto di un metro e un raviolo al vapore che sembrava volesse ucciderci facendoci correre avanti e indietro, e che ci mostrava i luoghi indicandoli col palmo della mano disteso e rivolto all'in su stile "Presentazione delle uscite di sicurezza sull'aereo".
In un posto del genere non potevo non munirmi di bicicletta! Qui i prezzi sono veramente bassi per le cose di largo consumo. Basti pensare che in mensa si mangia, strafogandosi, al massimo con 50 centesimi di euro, ad un ristorante di lusso si pasteggia abbondantemente con 7 euro e con 30 euro ti porti a casa una dozzina di buste della spesa piene zeppe di roba! Ovviamente la bicicletta è tra i beni di largo consumo in Cina, e io ne ho comprata una di seconda mano, ma tenuta bene, all'esagerato prezzo di 17 euro! Oltre la bicicletta ho dovuto, ovviamente, comprare un lucchetto. Ora, siccome i lucchetti che avevano precedentemente comprato i miei compagni dal biciclettaro del campus si aprivano tutti con la stessa chiave, e siccome sempre lo stesso biciclettaro il giorno prima aveva detto che non aveva più biciclette, mentre adesso ne aveva almeno una dozzina, ho pensato che sarebbe stato saggio comprare un lucchetto da un'altra parte, un lucchetto a prova di Terminator, e così ho fatto. Per adesso ancora dura, facendo corna sarò pedalo-munito per altri 5 mesi...
CE L'HO FATTA!
Allora, scrivendo dalla Cina, direi che sono riuscito ad arrivare e stabilizzarmi sotto un tetto appoggiato su quattro mura. E' già un buon segno. Le 12 e più ore di volo sono passate tra un "Rush Hour 3" (giusto per ambientarsi) e un "Bee Movie" (giusto per sapere cosa avrei mangiato dal mio arrivo in poi), tra una scomodissima mezza dormita e un ottimo (!) formaggino Camembert gentilmente offerto dalla Swiss Airlines, la distestione del quale mi ha tenuto compagnia per tutta la durata della traversata aerea...
Siamo atterrati nell'aereoporto di Hong Kong spaccando il secondo, e da subito ci siamo resi conto di cosa ci avrebbe aspettato da quel momento in poi...occhi addosso! Costantemente, incondizionatamente dal luogo in cui ci troveremo, avremo sempre degli occhi addosso! Alcuni con sguardi incuriositi, altri perplessi ("E tu che cazzo ci fai qui?"), altri ostili come quelli di un cane che ti vede fare la pipì dove l'ha fatta lui tre secondi prima, altri ancora estasiati dalla presenza di occidentali.
Ora, per arrivare all'università di Shenzhen da Hong Kong sono passate circa 4 ore, non perchè la distanza sia molta (ce ne vorrebbero una e mezza in macchina), ma perchè ogni mezz'ora ci si fermava per sottoporre i nostri passaporti e i nostri bagagli ad un controllo, anche perchè Hong Kong NON è Cina, e neanche vuole provarci (e per alcuni motivi fa bene!), e di conseguenza appena arrivati ai confini di Shenzhen abbiamo fatto un nuovo check in con relativa coda degna delle migliori giornate a Gardaland. Da lì all'università abbiamo usufruito di un fantastico pulmino da 16 posti che a metà tragitto è stato soccorso da un altro suo simile, visto che noi eravamo in venti, più la professoressa che ci ha letteralmente raccolti all'aereoporto, più tutti i nostri bagagli. In questo frangente abbiamo anche potuto godere delle prime performance automobilistiche dei guidatori cinesi...chi pensa che traffico peggiore di Napoli non ne esista, venga a farsi un salto qui! Frenate all'ultimo secondo, peli incredibili ad altre macchine e pedoni, sorpassi dovunque si trovi un pertugio nel traffico e chi più ne ha più ne metta.
E poi, finalmente, il campus...
SI PARTE!
In ogni buona storia che si rispetti ci deve essere un eroe, un impavido guerriero che combatte contro le ingiustizie, che con tenace e incorruttibile nobiltà d'animo fronteggia le avversità e ne dispone, in men che non si dica, la disfatta...Ecco, se volevate quel tipo di storia cercatevi un altro blog!
Chi vi scrive è un poco eroico, anzi normalissimo, italiano medio (soprattutto in statura) che si ritrova nella terra degli involtini primavera, in preda a crisi mistiche dovute all'estraneità della lingua e ai modi di vita sicuramente non ortodossi, almeno per noi con gli occhi a palla.
Chi si ritrova su questa pagina probabilmente sa perchè l'ha fatto, anche se magari ancora non ne conosce le conseguenze, quindi non sto a spiegare di nuovo tutto per filo e per segno, vi basti sapere che:
- ho vinto una borsa di studio per la Cina (c'è chi si chiede ancora con quale prodigio della magia nera);
- mi trovo a Shenzhen, nel Guandong, (cercatevela su Wikipedia, almeno voi che ne avete accesso...) nella terra dei controsensi, la CINA!
- sono qui per studiare, quindi smettetela di dirmi che mi devo divertire...non fate altro che tentare il mostriciattolo fancazzista che alberga sempre vigile in me;
- non so che altro dire.
Ormai sono arrivato da due settimane, ma tra vicissitudini varie (prima tra tutti l'iniziale mancanza di internet in stanza) non ho potuto aggiornarvi sugli avvenimenti passati. Cercherò di farlo nel modo che più mi si confà e che non vi sfracelli le palle nel leggerlo.
Buona lettura!
Chi vi scrive è un poco eroico, anzi normalissimo, italiano medio (soprattutto in statura) che si ritrova nella terra degli involtini primavera, in preda a crisi mistiche dovute all'estraneità della lingua e ai modi di vita sicuramente non ortodossi, almeno per noi con gli occhi a palla.
Chi si ritrova su questa pagina probabilmente sa perchè l'ha fatto, anche se magari ancora non ne conosce le conseguenze, quindi non sto a spiegare di nuovo tutto per filo e per segno, vi basti sapere che:
- ho vinto una borsa di studio per la Cina (c'è chi si chiede ancora con quale prodigio della magia nera);
- mi trovo a Shenzhen, nel Guandong, (cercatevela su Wikipedia, almeno voi che ne avete accesso...) nella terra dei controsensi, la CINA!
- sono qui per studiare, quindi smettetela di dirmi che mi devo divertire...non fate altro che tentare il mostriciattolo fancazzista che alberga sempre vigile in me;
- non so che altro dire.
Ormai sono arrivato da due settimane, ma tra vicissitudini varie (prima tra tutti l'iniziale mancanza di internet in stanza) non ho potuto aggiornarvi sugli avvenimenti passati. Cercherò di farlo nel modo che più mi si confà e che non vi sfracelli le palle nel leggerlo.
Buona lettura!
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