domenica 3 agosto 2008

DOTTORE PER UN GIORNO...Parte Terza






Ok, abbiamo svolto con successo la missione per la quale siamo venuti, ora è il momento di rilassarsi, rimmettersi tutti i piercing e fare un giro per Chengdu.

Miss Wendy, dopo le faticacce della giornata, nonostaste il sonno ancestrale che le si leggeva in faccia si è resa disponibile a farmi fare un giretto e portarmi in un posto caratteristico chiamato Jing Li, in pratica una specie di mini-quartiere con negozietti, ristorantini e pub il cui intento è quello di ricreare in una città ormai in un processo inarrestabile di "occidentalizzazione" uno squarcio di mondo antico, con strutture che richiamano ad un passato che la Cina sta forzatamente cercando di lasciarsi, ahimè, alle spalle.

Il quartiere è molto carino, ci sono laghetti abitati da carpe perennemente affate e negozietti artigianali e molto poco economici. Faccio un giretto, scatto qualche foto e compro qualcosa a mio parere interessante.

Dopo il giretto turistico a Jing Li decidiamo di andare a mangiare qualcosa in un altro quartierino, e una volta arrivati a destinazione ci imbattiamo in alcuni ragazzi che hanno lavorato con noi alla convention. Impossibile non notare la loro faccia stupefatta nel vedermi, non tanto per il fatto che fossi ancora lì, quanto probabilmente per la trasformazione da me subita: da dottorino in giacca e cravatta di appena un paio di ore prima al tamarrozzo con piercing e tatuaggi di ora...mi chiedo ancora se si siano bevuti la storia del dottore...

Decidiamo quindi di unirci a loro e andiamo a mangiare la Huo Guo...come spiegare la Huo Guo? E' in pratica un pentolone il cui liquido contenuto viene costantemente mantenuto bollente da un fuoco accesso sotto di esso, nel quale poi vengono immerse varie gustose prelibatezze come intestino di mucca, stomaco d'anatra, verdure e altro ancora, e se ne aspetta la cottura. Immaginate un Bourguignon più grande. La differenza è che all'interno non viene versato olio, ma una zuppa che può essere piccante o meno. Ora, avendo detto prima che il Sichuan è la regione per eccellenza in Cina per mangiare piccante, e tenendo in mente che Chengdu ne è la capitale, immaginate quanto piccante potesse essere la zuppa della Huo Guo! Ma nessun problema, Umberto ama il piccante, Umberto mette il peperoncino anche nel latte! Pasteggio quindi mangiando pezzi di carne dalla provenienza sconosciuta mentre me la rido con i pischelletti, nessuno con più di 22 anni, quando comincia quello che sarebbe potuto essere un gioco pericoloso...ognuno di loro comincia a farmi fare un brindisi personale con bicchiere di birra alla mano e la forte pretesa che lo bevessi tutto d'un sorso. Niente di particolare, se non fosse stato che il giorno dopo dovevo prendere un aereo e cercare di non vomitarci sopra. Inutili i miei "No ragazzi, basta, domani devo prendere un aereo e ho un'importante convention a Catmandu sullo sviluppo degli streptococchi in territorio ostile" e via andare, non la piantavano proprio! Alla fine Miss Wendy ha deciso di portarmi via dall'assalto alcoolico, facendomi un po' incazzare in quanto mi è sembrato di fare la figura di quello che non sa dire no all'alcool. Io??? Ma certo che so dire no all'alcool!!! E' lui che se ne frega...

Vabbè, vista la giornata impegnativa decidiamo di sollazzare anima e corpo in un centro massaggi. Un ottimo massaggio ai piedi è proprio quello di cui si ha bisogno, in modo che la stimolazione dei punti nevralgici della pianta faccia ristabilire il proprio equilibrio al nostro fisico da impegnati scienziati. Dieci minuti dopo aver lasciato il ristorante eravamo entrambi addormentati come due pesci lessi su due lettini da massaggio, mentre due simpatici signori ci palpavano i piedi...semplicemente fantastico!

La giornata è così finita, tornando alla stanza barcollando per il sonno e per la rilassatezza che il massaggio aveva infuso nel mio corpicino calabrese...ma si sa, non tutte le belle cose durano per sempre e a esattamente quattro ore da quando la mia testa ha toccato il cuscino, la Huo Guo ha cominciato a riprendere vita nella mia pancia...

Alle 7.34 suona una sveglia intestinale che mi intima con mitra alla mano di precipitarmi in bagno. Senza indugiare la ascolto, per poi risentirla nuovamente alle 8.22 e alle 9.40! Volevo morire! Lo stomaco mi bruciava incredibilmente, e la dissenteria sembrava godere nel procurarmi dei crampi letali, mentre nel frattempo il mio "boss" mi chiamava al telefono per dirmi che dovevo muovermi a lasciare la stanza perchè dovevamo uscire! Quattro ore di sonno, incredibile bruciore di stomaco, cagarella multipla fulminante e un rompiballe cinese che mi parla al telefono...non un buon risveglio per O'Dottore!

Come è ovvio in queste situazioni, il mio pranzo si è limitato a una ciotolina di riso e qualchè sorso di tè. Per lo meno il mio stomaco, a parte il bruciore lancinante, non mi ha procurato particolari fastidi durante il volo che, fortunatamente, è stato anticipato di qualche ora rispetto al previsto.

Fantastico, finalmente torno a Shenzhen, vedo il parco familiare della mia università e il mio unico pensiero è quello di farmi una doccia di un'ora, non prima di aver salutato la tazza del cesso, quando scopro come un fulmine a ciel sereno che in tutto il dormitorio non c'è acqua per un guasto alle tubature, e che la situazione sarebbe andava avanti per almeno un altro giorno!

La vita a volte ha un deviato senso dell'umorismo...

Nessun commento: